canna fumaria

La canna fumaria è quell’elemento architettonico che permette di convogliare verso l’esterno i fumi derivanti da combustione. Tradizionalmente la canna fumaria viene realizzata in mattoni o pietra, ma di recente è frequente l’utilizzo di tubazioni in metallo (per lo più acciaio inox) oppure in materiale refrattario: in quest’ultimo caso la canna fumaria dovrà essere coibentata e rivestita di materiale cementizio alleggerito con argilla espansa.

Secondo la normativa tecnica, la canna fumaria si suddivide in tre parti:

• canale da fumo: cioè il collegamento tra generatore di calore e canna fumaria, permette l’evacuazione dei fumi prodotti dalla combustione

• canna fumaria o camino: il condotto verticale

• comignolo: la parte terminale della canna fumaria, che sporge dalla superficie del tetto dell’edificio.

Come funziona

Se ogni volta che accendete il camino si produce un notevole quantitativo di fumo nella stanza, il problema potrebbe essere legato a: Qualità della legna: la legna umida può produrre più fumo di quanto la canna fumaria riesca ad espellere. Comignolo otturato: rivolgersi ad esperti per avere assistenza sugli impianti fumari in grado di verificare anche tramite viedoispezione l’eventuale presenza di catrame, fuliggine, altri residui o ostruzioni come nidi di uccelli sul comignolo. Sistemi per l’aria: altri aspiratori o sistemi di tiraggio come l’aria condizionata, la cappa della cucina o l’aspiratore del bagno potrebbero sottrarre aria alla canna fumaria: il problema potrebbe essere risolto applicando una presa d’aria esterna. Canna fumaria troppo corta: il tiraggio insufficiente potrebbe dipendere dalla lunghezza insufficiente della canna fumaria. Canna fumaria troppo fredda: il tiraggio insufficiente potrebbe essere dovuto all’eccessiva freddezza della canna fumaria, specie se esterna rispetto alle mura perimetrali. Tubi a gomito: lunghi tubi orizzontali o a 90° di inclinazione possono ridurre il tiraggio Condutture dei fumi: devono essere correttamente dimensionate e connesse al camino e alla canna fumaria.

fuoriuscita di fumo

Il funzionamento del camino si basa sul principio dei vasi comunicanti, secondo il quale, a parità di densità, un fluido contenuto in due o pit_evento_391webù vasi tra loro comunicanti tende ad assumere e mantenere lo stesso livello in ogni vaso. Considerando che l’aria è un fluido dotato di massa e peso, e che il peso dell’aria varia in funzione della sua densità, cioè della quantità di materia per unità di volume, si comprende come questa sia un’ulteriore applicazione del principio di gr
avità. Inoltre, poiché la densità di un fluido varia anche in modo inversamente proporzionale alla sua temperatura (cioè al crescere della temperatura, la densità del gas diminuirà), si può affermare che più un gas è
rarefatto, minore sarà la sua quantità per unità di volume, quindi la sua densità, e di conseguenza il peso di quel metro cubo. Quando si accende la stufa o il camino, la combustione produce dei fumi caldi, che si espandono in virtù della temperatura elevata; al diminuire della densità del volume di gas presente all’interno del camino, l’aria esterna, essendo più pesante, tende a prenderne il posto, passando attraverso la canna fumaria. L’ossigeno fornito in questo modo permette alla combustione di proseguire fino ad esaurimento del combustibile: continuando ad alimentare il fuoco, il processo può infatti proseguire indefinitamente.

Il tiraggio

Il tiraggio è semplicemente il risucchio dell’aria calda verso l’alto e di conseguenza verso l’esterno. Una situazione di tiraggio ottimale si verifica quando altezza e diametro della canna fumaria combaciano perfettamente. In ogni caso, il diametro della canna fumaria non deve mai essere inferiore al diametro della bocca del caminetto. Inoltre, una canna fumaria liscia e circolare offre prestazioni migliori in termini di tiraggio rispetto ad una canna fumaria di sezione quadrata. Premesso che il tiraggio aumenta in funzione dell’aumentare delle temperature e dell’altezza della canna fumaria, è bene sottolineare che il tiraggio non deve essere né troppo né troppo poco potente. Un tiraggio troppo potente, infatti, potrebbe risucchiare troppo velocemente il calore nella canna fumaria: per ovviare a questo problema e ridurre il tiraggio si possono impiegare, delle restrizioni o dei tubi a gomito. Se il tiraggio risulta invece insufficiente, la soluzione potrebbe essere quella di costruire un comignolo più alto. Il funzionamento dei camini è influenzato innanzitutto dalle condizioni atmosferiche, in termini di temperatura e di pressione. Per quanto riguarda le variazioni di temperatura, il tiraggio risulta favorito dalla maggior differenza di temperatura tra i fumi interni al camino e l’aria esterna, dunque durante le giornate più fredde la canna fumaria funzionerà meglio che durante le giornate calde. Per quanto riguarda invece le variazioni di pressione atmosferica, il tiraggio del camino risulta favorito dall’alta pressione atmosferica che accompagna le belle giornate, mentre risente negativamente della bassa pressione che si verifica durante le giornate piovose. Inoltre, ciò è vero anche in termini assoluti, per cui un impianto fumario posto in alta montagna avrà bisogno di una canna fumaria più lunga di un impianto al livello del mare, perché al crescere dell’altitudine la pressione atmosferica diminuisce. Un altro elemento che può avere influenza sul buon funzionamento del tiraggio è il vento, specie se in presenza di alberi, rilievi montuosi o edifici elevati. In tutti questi casi, il problema può essere risolto innalzando l’altezza del comignolo: in tal modo il tiraggio viene agevolato, perché si induce un innalzamento della colonna d’aria esterna, che così diventa più pesante mettendo in movimento la colonna d’aria più calda e leggera. Altri elementi che potrebbero influire sul funzionamento delle canne fumarie sono pareti rugose che provocano attrito, strozzature che creano turbolenze, improvvisi cambiamenti di direzione della canna fumaria che potrebbero ostacolare il movimento dei fumi. Più specificamente: • All’aumentare della rugosità della pareti interne del condotto, aumenta l’attrito e dunque la resistenza al flusso dei fumi. • All’aumentare della velocità dei fumi, aumenterà l’attrito contrapposto ai fumi. • Più irregolare è la sezione del condotto, più facilmente il moto del fluido diventa turbolento, e di conseguenza aumentano l’attrito e la perdita di carico. • Più lungo è il tubo, tanto maggiore sarà la superficie di attrito, e dunque maggiore la perdita di carico.

Le canne fumarie dovrebbero avere un andamento il più possibile diritto e verticale, in quanto una canna fumaria dall’andamento caratterizzato da molte curve e tratti orizzontali o inclinati, vede aumentare la propria lunghezza senza però aumentare la propria altezza: di conseguenza la quantità di aria in essa contenuta potrebbe avere un peso complessivo superiore alla capacità di spinta della colonna d’aria esterna. Per questo, nel caso in cui sia indispensabile prevedere tratti orizzontali o curvature nell’andamento di una canna fumaria, è sempre necessario compensarli con un eguale prolungamento del tratto verticale del comignolo.

Dimensionamento

Per stabilire correttamente le varie dimensioni di una canna fumaria si fa riferimento alla vigente normativa in materia di impianti fumari UNI 10683, UNI 9615, UNI 10640 e UNI 10641 nonché la legge 615/66, per approfondire le quali si rimanda all’apposita sezione normativa del sito. Vediamo brevemente quali sono i parametri più importanti per il corretto dimensionamento di una canna fumaria: • L’altezza: cioè la distanza tra l’innesto della cappa e la base del comignolo, che deve essere inversamente proporzionale alla sezione interna della canna fumaria. In altre parole, più la canna fumaria è lunga, minore dovrà essere la sua sezione, viceversa più la canna fumaria è corta maggiore dovrà essere la sua sezione. Si consideri che, ai fini del tiraggio, una canna fumaria lunga offre prestazioni migliori. • La sezione: la sezione orizzontale della superficie interna si misura diversamente a seconda della forma della canna fumaria. In caso di canne fumarie rettangolari o quadrate, la sezione si otterrà moltiplicando i due lati tra di loro, mentre per le canne circolari si usa la formula: RxRx3,14 dove R è il raggio. La sezione della canna fumaria varia a seconda della sua altezza e delle dimensioni del focolare. • La forma: la canna fumaria può avere forma quadrata, rettangolare o circolare. La forma circolare è generalmente considerata la migliore in quanto si riscalda uniformemente durante la salita del fumo, con notevoli vantaggi per il tiraggio. • Il materiale: le canne fumarie possono essere in conglomerato cementizio, acciaio inox, ghisa o fibrocemento. Le canne in acciaio inox hanno il vantaggio di essere costituite da pareti lisce che riducono l’attrito, consentendo una miglior salita del fumo e minori problemi dovuti a residui di fuliggine. Per quanto riguarda i materiali sigillanti si utilizza generalmente cemento refrattario per le canne in conglomerato cementizio o fibrocemento, malta o mastice per le canne in metallo. Per la coibentazione della canna, invece, si può usare la fibro ceramica • La posa in opera: dovrebbe essere preferibilmente verticale ma, qualora sia indispensabile un cambiamento di percorso, questo dovrebbe essere il più dolce possibile, evitando le strozzature e mantenendo l’angolazione entro 30 o al massimo 45 gradi. I vari pezzi che formano la canna fumaria devono essere inoltre perfettamente uniti e sigillati onde evitare dispersioni di fumo. Infine è consigliabile prevedere uno sportello di ispezione e manutenzione a chiusura ermetica che renda facilmente accessibile l’interno della canna fumaria per le periodiche operazioni di pulizia e manutenzione. Vista la complessità delle norme che regolano il settore degli impianti fumari e di bioriscaldamento, si consiglia di rivolgersi sempre a un tecnico del settore per la progettazione, realizzazione e installazione della canna fumaria. Dalla corretta progettazione e installazione della canna fumaria dipende un buon tiraggio e quindi anche il buon funzionamento del camino, in quanto la canna fumaria ha il compito di convogliare fuori dall’edificio i fumi della combustione.

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